domenica 13 maggio 2012

Mecca: da bufera a tempesta


Quando meno te lo aspetti, dalla persona da cui meno te lo aspetti.

Mecca, dopo una settimana al centro di una vera e propria bufera, conclude questo suo sfortunato periodo personale rimediando un rosso Ducati evitabilissimo. 

A costargli l’espulsione pare non sia stata la, seppur amletica, provocatoria e pungente domanda rivolta al sig. Franco Sassareddu, "Arbitro, ma sei scemo?"
I ben informati raccontano di aver sentito un nervosissimo Mecca aggiungere e intimare all’arbitro “Ha solo tre secondi per rispondere”.
È chiaro ed evidente che dopo quelle parole, orologio alla mano, il sig.Franco Sassareddu non ha potuto altro che espellere il giocatore ribelle.

Ma tornando a Mecca, quella che si sta raccontando è l’integrale metamorfosi di un giocatore esemplare, puntuale e preciso che, invece, sempre di più e più frequentemente, si sta perdendo tra soldi, feste e alcool.
Sempre i ben informati svelano che tutto risale ad un paio di week end fa quando il giocatore, con un elicottero privato, si è recato in Polonia per una festa trasgressiva ai limiti della legalità.
A questa notizia, già di per se esclusiva, pare aggiungersi il fatto che Mecca sull’elicottero non fosse solo, ma bensì in compagnia di un altro componente della Cagati Adosso, il tanto discusso Carlini Andrea.
Ecco quindi che il collegamento nasce immediato nella testa dei mal pensanti (tutti infatti ricordano lo scandalo trans che coinvolse il giocatore Carlini): ma cos’è andato a fare Mecca in Polonia con Carlini?
Pare che lo spogliatoio della Cagati Adosso non abbia preso bene questo scoop e si stia assillando per dare risposta a questa domanda: ”ma una volta che vai in Polonia, com’è possibile che vai a trans?”
Per ora l’unica reazione certa all’accaduto è che tutti i componenti della squadra dalla prossima partita faranno la doccia a casa propria.

In quanto a Mecca speriamo che riesca a rassegnarsi, perché non avrà mai risposta al quesito che lo assilla da giorni sul sig. Franco Sassareddu, e soprattutto auguriamoci che la giornata di squalifica gli serva per ricaricare le batterie e tornare più concentrato possibile. 

Dal nostro inviato C.M.

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