Che fosse un uomo di sport lo si era capito subito.
Che fosse toscano i più attenti lo avevano ormai appurato:
si intuiva tra le pieghe di un dialetto emiliano un po’ ostentato, lo si
coglieva con certezza nella parlantina strascicata dopo la sesta birra media
nei post partita al bar del Comunale.
Che si chiamasse Mario lo sapevano solo in pochi. I più
stretti della cerchia dirigenziale del Cagati Adosso. Rugiano lo aveva
dichiarato pubblicamente ai microfoni in una intervista polemica diventata
famosa ma che ormai nessuno ricorda più … (Rugiano? Ma chi? Il Mister? De che?
Calabria Team? Il sindacato dell’Americas Cup? No, quello era Mascalzone Latino
… aggià … )
Il suo amore spassionato per il gel l’ha invece sempre
tenuto nascosto. Personalmente ricordo solo un fatto al riguardo, durante i
festeggiamenti per il secondo posto del 2011, quando ordinò ad una esterrefatta
sig.ra Teresa della Trattoria del Pontelungo un piatto di tagliatelle al gel
Loreal che gli vennero servite personalmente dallo chef, Giulione Peracottaro,
2 stelle Michelin, tra gli applausi dello staff (Le tagliatelle sono ancora
oggi nel menù, per chi fosse interessato, solo 2 casi accertati di intossicazione
finora, direi che si può rischiare … ndr)
Eppure qualcosa di ancestrale nel suo sguardo, nella sua
espressione, non ci lasciava tranquilli, ci induceva a interrogarci a fondo …
ma chi è veramente questo Al-Visinho, o Alvisinho, o Alvi Signo? O Sig.no Alvi?
Donde ne viene che dall’ultimo orizzonte il guardo esclude? E io che sono?
L’abbiamo scoperto all’ultima edizione della 100 gobbe,
granfondo cicloturistica famosa per la partecipazione frequente di grandi
stelle del ciclismo del passato, tenutasi lo scorso week end con tradizionale
partenza da Rho.
Ci trovavamo là “per caso”, se si può ancora dir così quando
il destino ti mostra chiaramente che c’è un filo nascosto che tu non vedi, ma
che lega tutte le cose …
Primo al traguardo dopo aver lanciato uno sprint ai meno
200mm, regolando con facilità Bastiano Peracottaro (nonno del famoso 2 stelle
Michelin), suo compagno di fuga negli ultimi 90cm della gara …
E’ lui.
Supermario
Cipollini
Lo splendido campione che negli anni 90 ha fatto gioire
tutta l’Italia con le sue volate da urlo, i 1200W scaricati sulle pedivelle
della sua Cannondale Ca.ad (e da dove credete che venisse quel nome, che non
era un nome bensì un acronimo?????), il suo stile e la sua spumeggiante
personalità
Siamo contenti di averlo ritrovati, sono onorati di essere
diretti da un grande campione, siamo certi che il lungo elenco delle sue
vittorie non è ancora completo, e che vorrà estenderlo proprio quest’anno, farà
di tutto per questo. Siamo concentrati al massimo per fare sì che questo possa
avvenire
Forza Mario Cipollini Alvisi, forza Càgati Adosso!
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